giovedì 30 maggio 2013

La casa (2013)



Mia (Jane Levy), una ragazza la cui vita è segnata dal lutto e dalla tossicodipendenza, chiede al fratello David (Shiloh Fernandez), a Natalie, la ragazza di lui (Elizabeth Blackmore) e agli amici d’infanzia Olivia (Jessica Lucas) ed Eric (Lou Taylor Pucci) di unirsi a lei nel vecchio cottage di famiglia per aiutarla a liberarsi dei suoi demoni. Una volta arrivati sul posto, Mia distrugge davanti a tutti l’ultima dose di droga in suo possesso e giura che smetterà per sempre di usarla. I ragazzi scoprono con orrore che qualcuno è entrato nella casa abbandonata e che la cantina è stata trasformata in un grottesco altare circondato da decine di animali mummificati. Poi Eric trova un antico libro e ne resta affascinato. Soggiogato completamente dal misterioso contenuto, legge alcuni passi a voce alta, ignaro delle spaventose conseguenze che sta per scatenare.


Questa notte ho avuto la fantastica idea di guardare "La casa", remake della celebre trilogia di Raimi, stesso sceneggiatore e regista sia della trilogia che di questo episodio. Ho guardato pure i primi due capitoli originari cercando di capire le differenze, le similitudini, insomma entrare appieno nella storia per capire quanto si discostasse o meno dall'originale.

Rinfreschiamo la memoria a chi ha visto la trilogia e non la ricorda e diamo una piccola linea a chi la trilogia non ha avuto il piacere di guardarla :


La prima Casa esce nel 1981, un piccolo progetto realizzato con un budget striminzito e tanta voglia di rimescolare le carte del genere horror, Raimi e Campbell collaborano per trovare i fondi, amici e compagni di stanza sembrano compagni di vita inseparabili. Trama essenziale (cinque amici passano una notte in una baita in mezzo al bosco e risvegliano una presenza demoniaca), effetti speciali estremamente artigianali, attori dilettanti, eppure Campbell, il nostro protagonista, ce la mette tutta; Il film si fa forza da solo riscrivendo le regole del genere Horror. Nel 1987 esce La Casa 2, remake/sequel del primo capitolo che racconta praticamente la stessa storia dando un ruolo centrale al personaggio di Campbell, con un budget molto più alto e un'atmosfera molto più comica. . Il terzo capitolo, L'armata delle tenebre, è del 1992 e racconta di nuovo la storia della capanna nel bosco iniziale (dando ad Ash/Campbell un ruolo ancora più eroico) per poi , con un sonoro calcio in culo, cacciare il povero protagonista nel Medioevo.


        


La Casa del 2013 vuole regalarci una quarta versione della storia originale però in un qualche modo diversa. Alvarez, che è alla sua prima esperienza cinematografica, riesce , forse su possibili consigli degli stessi Raimi e Campbell - che ovviamente non si sono mica tirati indietro nel partecipare a questo nuovo remake -a far mantenere al film la linea guida originaria: la casa sperduta, il libro, la botola, la motosega e la nostra cara forza demoniaca pronta ad uccidere e seminare terrore.


L'inizio però si mostra diverso, i 5 amici non sono lì per far baldoria lontano da frastuono cittadino ma bensì per aiutare Mia ad uscire dal brutto giro di droga prima che ci rimanga secca con un'altra overdose. Tutti d'accordo a non andarsene fino a che la ragazza non ne sia completamente uscita rimettono a nuovo la casa, alla bene e meglio ovviamente, per renderla vivibile per i giorni difficili e - a questo punto posso dirlo - infernali che li aspettano. Va beh, tagliamo corto, in poche parole: tutti si interessano alla cantina e i due omaccioni di turno vanno a controllare trovando al suo interno il Necronomicon ( <3 ) e un fucile, Eric che è anche un professore delle superiore, affamato di conoscenza viene attratto dal libro cominciando a leggerlo cercando di tradurlo, l'idiota, perchè altro non è, dopo aver letto la scritta a caratteri cubitali "NON SCRIVERLO, NON DIRLO AD ALTA VOCE" legge , ovviamente, ad alta voce quella che pare essere una sorta di preghiera o invocazione in qualche lingua morta andando a svegliare così il nostro amico infernale.

                            

Mia nel mentre che accade ciò è in giardino a fare footing forse per combattere i primi sintomi dell'astinenza ed è testimone dell'apparizione della strana presenza, per poi essere preda e vittima di stupro da parte dei rampicanti (ovviamente è un collegamento con il film originale ma non so se Raimi conoscesse gli Hentai all'epoca - si la scena fa molto stupro Hentai ) per poi rientrare nel capanno in preda a crisi di panico - più che giustificate - implorando di essere portata via dal luogo. Da qui hanno inizio le varie manifestazioni e possessioni demoniache.

Da qui il film continua con effetti gore del tutto artigianali mantenendo fede all'originale con quintali e quintali di sangue finto utilizzati, tra vomitate in faccia, auto-mutilazioni , pioggia di sangue e la lingua tagliata in due (una vera lingua, non quella di Mia ma una vera lingua che viene tagliata in due - credo sia una delle scene che ho preferito nel film - ) il film mantiene il suo sapore splatter. Il finale? Non così scontato.


Quiiiiiindi! Ricapitolando: pregi? Mille. Difetti? la modernizzazione del film ha portato alla mancanza di una reale scena di suspance o di calma dove il nostro protagonista prende respiro. Info extra sulle scene di rimando ai film originali :


  • I protagonisti di entrambi i film provengono dal Michigan.
  • All'inizio del film, quando la Jeep dei protagonisti arriva alla casa, si sente una voce demoniaca che dice "join us", la stessa voce che si sente ne La Casa di Raimi.
  • L'auto "1973 Oldsmobile Delta 88" compare anche in questa pellicola, ad inizio film.
  • Come Cheryl, una delle protagoniste de La Casa di Raimi, anche Mia in una scena disegna in un taccuino.
  • La camicia di David ricorda molto quella di Ash.
  • Il ciondolo che David regala a Mia è simile a quello che Ash regala a Linda.
  • Il tipo di riprese utilizzate per rappresentare l'entità malvagia che si aggira tra i boschi è la stessa utilizzata da Raimi per il film del 1981.
  • Mia, così come Cheryl (de La Casa) e Bobby Jo (de La Casa 2), viene assalita sessualmente dagli alberi.
  • Quando David vuole portare Mia lontano dalla casa, scopre che il ponte è impraticabile a causa dell'acqua che l'ha sommerso; nel vecchio film il ponte viene distrutto.
  • Il fucile utilizzato da David e Mia è un omaggio al Boomstick usato da Ash.
  • Anche in questo film vi è una botola all'interno della casa, che viene utilizzata per intrappolare i personaggi che vengono posseduti.
  • La scena in cui Natalie si amputa gran parte del braccio è un riferimento alla scena cult del film originale, in cui Ash si amputa la mano.
  • Le riprese rapide che mostrano David intento ad assemblare un defibrillatore si rifanno alla scena de La Casa 2 in cui Ash si innesta la motosega al posto della mano amputata.
  • Ne La Casa, Ash scopre che bruciando il libro i demoni ritornano all'inferno; nel remake Eric prova a fare lo stesso, ma scopre che il libro non brucia.
  • La scena in cui David scende in cantina per iniettare a Mia il tranquillante, ricorda vagamente la scena del pozzo de "L'armata delle tenebre"; tra l'altro, in quella scena, la cantina è allagata.
  • David seppellisce sua sorella Mia, così come Ash seppellisce Linda in La Casa.
  • Mia verso la fine del film perde una mano e utilizza una motosega, sorte molto simile a quella di Ash.
  • Nel finale l'abominio si avvicina a Mia dicendo "Sbranerò la tua anima" e Mia risponde "Sbrana questa, bastarda!" e la uccide tagliandola in due con la motosega; ne La Casa 2 il demone di Henrietta dice ad Ash "Inghiottirò la tua anima" e lui, puntandole contro il fucile, risponde "Inghiotti questo!" e la uccide.

Scena finale dopo i titoli di coda: In penombra, Ash (Bruce Campbell), protagonista della trilogia originale, pronuncia la sua famigerata esclamazione "Groovy!", e poi si volta di scatto verso lo schermo. Raimi ha confermato la sua intenzione di rimettere mano al sequel de L'Armata delle Tenebre, e che c'è tutta l'intenzione di far incontrare Ash e Mia in un settimo film.

Cari miei la modernizzazione di questo film non ha fatto altro che bene, non è il solito remake palloso di un film che ha fatto il suo tempo, no. La trilogia di per se era qualcosa di divino, uno scervellamento fuori dal normale e ora, con la pellicola di oggi, più pulita e dettagliata rende ancora di più. 

Infine, voto: 9

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