lunedì 27 maggio 2013

Session 9 (2001)


Trama:

Gordon Fleming per risollevare le sorti della ditta di bonifica di cui è socio, ottiene l'appalto per lo smantellamento dell'amianto in un vecchio manicomio abbandonato dal 1985. Fleming con altri quattro operai, si addentrano nell'inquietante manicomio, che è ancora rifugio di vagabondi ed ex pazienti. Tra i bui e terrificanti corridoi i cinque trovano sedie a rotelle e vecchie registrazioni di pazienti, ritrovandosi a fare i conti con le loro paure più profonde, mentre qualcosa all'interno dell'istituto sembra rivivere ancora.

Session 9 è forse un film caduto nel dimenticatoio, forse ha fatto il suo tempo e la sua bella figura nel 2001,  questo film è stato girato con un budget limitato e senza effetti speciali di alcun tipo. La storia gravita intorno ai 5 operai e le loro fobie non meglio esplicate che vanno lentamente ed inesorabilmente a manifestarsi in modi paranoici ed esagerati. L'ambientazione reale, non elaborata in studio, regala premesse di un film che è capace di far venire la pelle d'oca, il manicomio, come ogni altra struttura medica abbandonata tipica degli horror, è effettivamente la calamita delle fobie più strane, peccato che, visto nel 2013 sia effettivamente un film dalle tante promesse mai mantenute.

Ci si ritrova in un film lento, dove ci si aspetta qualcosa di "paranormale" sin da subito, in ogni scena dove un personaggio si trova da solo e la musica inesorabilmente cambia, aspettiamo il fantasma che sbuca dall'angolo o il mostro cattivo che fa la sua comparsa in scena.. La verità è che non ci ritroviamo nessun fantasma, nessun bambino stile vecchia fotografia color seppia, nessuna ombra strana che appare e scompare tra un colonnato e l'altro. L'attenzione viene rapita solo dai nastri che riprendono l'ipnoterapia di Mary Hobbes, una paziente dello stesso istituto che pare avesse subito un trauma da piccola e per eliminarlo abbia creato varie identità di muro che tenevano segreta la "tragedia" .

Il film è lento, l'ho già detta, è un Horror Psicologico che bisogna capire e forse io non ci sono riuscita. Ho provato ad informarmi un pò in giro sul web riguardo a questo film ed al suo regista, Brad Anderson ha girato 9 film, 1 corto ed ha partecipato alla realizzazione di 12 puntate di Fringe e 16 realizzazioni di puntate di altre serie televisive; quando ha girato Session 9 era alla sua prima esperienza nel cinema horror , arrivando da due commedie romantiche. Pare che si sia ispirato ad un fatto realmente accaduto nella metà del 1990, oltre ad aver preso ispirazione da Shining e altri film del genere come The blair witch project (come stile di psicologia dietro al film) . Ed è stato uno dei primi film ad essere girato in 24p video ad alta definizione digitale, che gira a 24 fotogrammi al secondo come la pellicola, al contrario di video digitale regolare che gira a 30 fotogrammi al secondo.

 Quindi.. A me personalmente non è piaciuto, non mi ha attirato ma forse l'idea del film è proprio quella di tenerti fermo sul divano a guardarlo finchè non accade un qualcosa di davvero eclatante. Dal mio punto di vista, per i miei gusti, ha preso più punti in positivo il finale che il resto del film. Lo consigli a chie ha intenzione di fare una maratona di Horror come film di partenza per andare sul leggero oppure a chie, con gusti più raffinati, avrà sicuramente più pazienza di me nel cercare di capirlo

Voto 6.5

1 commento:

  1. se questo film è caduto nel dimenticatoio, è giusto che ci rimanga "parola di vero intenditore!" direbbe il topo del parmigiano ù.ù

    RispondiElimina